Lo studio riporta che la situazione dei lavoratori europei è "molto preoccupante, soprattutto in Portogallo e Serbia".
"Avere un lavoro non significa necessariamente essere in grado di sopravvivere finanziariamente", ha scritto l'autore dello studio, Etienne Mercier, in un comunicato, sottolineando che questa situazione riguarda più di un terzo (36%) dei lavoratori europei.
Lo studio, commissionato dall'organizzazione non governativa francese Secours Populaire Français, ha intervistato diecimila persone, di età pari o superiore ai 18 anni, in dieci Paesi (Germania, Francia, Grecia, Italia, Polonia, Regno Unito, Moldavia, Portogallo, Romania e Serbia).
Quasi tre europei su dieci, tra cui il 49% dei greci, hanno dichiarato di trovarsi in una situazione di precarietà che li porta a rinunciare ad alcune necessità, come mangiare a sufficienza o riscaldare la casa, avverte il barometro.
A causa della "difficile situazione finanziaria", il 62% degli europei ha già limitato i propri viaggi e il 46% ha rinunciato a riscaldare la propria casa in inverno, nonostante il freddo.
La situazione è "leggermente migliorata" rispetto allo scorso anno nei Paesi più colpiti dall'inflazione, come la Grecia, ma rimane "molto preoccupante" in tutti i Paesi oggetto dell'indagine, ha dichiarato il Secours Populaire Français.
D'altra parte, il barometro evidenzia che il 76% degli europei si è detto disposto a impegnarsi personalmente per aiutare le persone che vivono in povertà.
Un numero "particolarmente elevato nei Paesi in cui le difficoltà sociali sono più diffuse: Grecia, Portogallo e Serbia", con l'84%, si legge nel rapporto.