L'Istituto per l'Economia e la Pace (IEP), responsabile della stesura annuale di questa classifica, afferma che "negli ultimi anni il Portogallo è risalito costantemente nella top 10, riflettendo i miglioramenti nella percezione della criminalità e della stabilità politica", sottolineando anche che questo avanzamento di un posto, nel 2025, "evidenzia il continuo investimento nello sviluppo sociale pacifico e nella sicurezza interna".
Il Portogallo ha ottenuto un punteggio totale di 1.371, piazzandosi dietro solo all'Islanda, che ripete la prima posizione del 2024, all'Irlanda (stessa posizione del 2024), alla Nuova Zelanda (salita di due posizioni), all'Austria (scesa di un posto), alla Svizzera (scesa di un posto) e a Singapore (mantenuto lo stesso posto del 2024).

La Top 10 comprende anche la Danimarca all'8° posto (in calo di un posto), la Slovenia (mantiene la stessa posizione del 2024) e la Finlandia (in aumento di un posto rispetto al 2024).
In fondo al Global Peace Index 2025 c'è la Russia, all'ultimo posto, seguita da Ucraina, Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Yemen e Afghanistan.
In questa 19a edizione del GPI, che classifica 163 Stati e territori indipendenti in base al loro livello di pacifismo, coprendo il 99. 7% della popolazione mondiale, il GPI è stato
pubblicato in unsito
web diriferimento.7% della popolazione mondiale, si rivela che il livello di pace globale "continua a deteriorarsi" e che "molti dei principali fattori che precedono i grandi conflitti sono ai livelli più alti dalla fine della Seconda guerra mondiale".
"Sempre più Paesi stanno aumentando i loro livelli di militarizzazione in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche, escalation dei conflitti, rottura delle alleanze tradizionali e crescente incertezza economica".