Il 7° Studio comparativo delle tariffe di fornitura dell'acqua in Portogallo, elaborato dall'Associazione portoghese delle famiglie numerose(APFN), conclude che il distretto di Porto è quello con la minore equità nel costo dell'acqua nel 2021.

A ciò contribuisce il fatto che nello stesso distretto, in comuni limitrofi, le differenze possono raggiungere "centinaia di euro all'anno, a parità di consumo".

"Ad esempio, nel comune di Póvoa de Varzim, una famiglia di 10 persone paga 300,24 euro di fatture totali per l'anno, ma la stessa famiglia paga per lo stesso consumo di acqua, 1.245,12 euro/anno se vive nel comune di Gondomar, una differenza di 944,88 euro tra i due conti annuali dell'acqua", spiega l'APFN.

Altri dati mostrano che a Porto la tariffa è stata fissata a 1,11 euro per metro cubo (m3) consumato, un valore superiore al prezzo medio nazionale di 0,81 euro/m3 di acqua consumata, secondo il comunicato in cui si legge che Madeira è stata la regione con la tariffa variabile media più bassa, 0,35 euro/m3.

L'APFN riferisce inoltre che il prezzo medio della tariffa fissa per la fornitura di acqua nel distretto di Porto è stato il secondo più alto del Paese nel 2021 ed è stato di 4,41 euro/mese, superando il prezzo medio nazionale di 3,16 euro/mese (il distretto di Aveiro ha registrato la tariffa fissa media più alta di 4,95 euro/mese). Al contrario, Beja è stato il distretto portoghese con la tariffa fissa media più bassa, pari a 1,80 euro/mese.

Vitória Salvado, coordinatrice dello studio sull'acqua dell'APFN, sostiene che "a uno stesso modello di consumo pro capite deve corrispondere un identico costo finale pro capite, con un valore di riferimento di 3,6 m3 per persona/mese".

"L'obiettivo è che un bicchiere d'acqua costi lo stesso per tutti, indipendentemente dalle dimensioni della famiglia e dalla posizione geografica, secondo il principio per cui allo stesso modello di consumo pro capite deve corrispondere un identico costo finale pro capite", ha difeso l'autrice.