In un comunicato, il PJ indica che nell'ambito dell'operazione "Pacoba" è stato smantellato un gruppo criminale altamente organizzato che si dedicava all'introduzione di grandi quantità di cocaina nel continente europeo.
"Il risultato finale dell'operazione 'Pacoba' ha portato all'arresto di sette sospetti (quattro cittadini portoghesi, due colombiani e un marocchino), al sequestro di 1.478,5 chilogrammi (kg) di cocaina, tre armi da fuoco, ingenti somme di denaro, diversi veicoli leggeri e pesanti e allo smantellamento del laboratorio", afferma il PJ.
I detenuti, di età compresa tra i 29 e i 56 anni, saranno presentati all'autorità giudiziaria competente ai fini del primo interrogatorio giudiziario e dell'applicazione di misure coercitive.
Il PJ afferma che l'indagine è iniziata in seguito allo scambio di informazioni nell'ambito della cooperazione internazionale e in stretta collaborazione e coordinamento con le autorità di polizia e giudiziarie di Colombia (Polizia nazionale), Spagna (Polizia nazionale) e Stati Uniti (DEA - Drug Enforcement Administration, HSI - Homeland Security Investigations e CBP - Customs and Border Protection).
Successivamente, nel maggio di quest'anno, l'Unità nazionale di lotta al narcotraffico della PJ ha sequestrato 986 chili di cocaina, trasportati in un container marittimo dalla Colombia ed entrati nel territorio nazionale attraverso il porto di Setúbal.
Secondo il PJ, all'interno del container erano trasportate circa 20 tonnellate di banane e la droga era nascosta sul fondo delle scatole di cartone in cui era confezionata la frutta.
"Nel corso delle indagini condotte dal PJ, è stato possibile identificare i responsabili dell'importazione della cocaina e anche altri sospetti", si legge nella nota.
Nell'ambito dell'indagine, le autorità giudiziarie competenti hanno emesso 20 mandati di perquisizione e sequestro domiciliare ed extradomestico, oltre a quattro mandati di arresto.
In uno dei magazzini, oggetto delle perquisizioni effettuate, era in funzione un laboratorio industriale, all'interno del quale sono stati sequestrati circa 460 kg di cocaina già lavorata e 32,5 kg in fase di trasformazione.
Sul posto lavoravano tre uomini che sono stati arrestati.
Secondo il PJ, sono state sequestrate anche due armi da fuoco, una pressa, varie attrezzature da laboratorio, grandi quantità di sostanze chimiche e un'ingente somma di denaro contante.