L'ingiunzione è stata presentata dall'Unione delle Parrocchie di Braga (Maximinos, Sé e Cividade), in nome della difesa del diritto al riposo dei residenti.
L'azione è stata contestata dal Comune, che ha sostenuto che i bar dovranno sempre rispettare la legge sul rumore e che qualsiasi inadempienza sarà sanzionata.
Per il Consiglio, se il rumore passa attraverso le finestre e le persiane delle case, ciò è dovuto alle cattive condizioni di insonorizzazione degli edifici.
Condizioni per le quali, aggiunge, non può essere incolpato.
Nella sua opposizione al ricorso, il Consiglio ha anche citato le "perdite significative" per il fatturato dei bar in questione, con perdite di entrate che potrebbero essere cruciali per la loro sopravvivenza.
Nella sentenza odierna, il tribunale ha respinto l'ingiunzione, sottolineando che la presunta situazione dannosa per i residenti non è nuova, ma è iniziata nel 2015, come sostengono i ricorrenti nel ricorso.
Pertanto, si legge nella sentenza, non c'è il rischio che si verifichi un fatto compiuto e la situazione dannosa può essere eliminata attraverso un futuro intervento del tribunale.
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