I dati, condivisi dalla Federazione Internazionale dell'Industria Discografica (IFPI), mostrano che, in un anno di pandemia di covid-19, quell'aumento delle entrate è derivato da una crescita del 18,5 per cento del numero di abbonamenti su piattaforme di streaming, come Spotify e Apple Music.

Dei 18,1 miliardi di euro di entrate globali che l'industria discografica ha ottenuto nel 2020, 11,2 miliardi di euro derivano dallo streaming.

Secondo la federazione, alla fine del 2020, c'erano 443 milioni di utenti con un abbonamento a pagamento alle piattaforme di streaming musicale.

L'IFPI ricorda che il 2020 è stato il sesto anno consecutivo di crescita dei ricavi per l'industria discografica.

I ricavi delle vendite di musica sono aumentati del 3,5% in Europa e del 7,4% negli Stati Uniti e in Canada.

In cima agli artisti che più hanno venduto e guadagnato, a livello globale, nel 2020, ci sono i sudcoreani BTS, il fenomeno della musica pop - chiamato K-Pop - con l'album "Maps of the soul", seguito dal musicista canadese The Weeknd ("After hours") e dalla cantante americana Billie Eilish ("When we all fall asleep, where do we go?").

Il leader delle audizioni in streaming è The Weeknd, con il tema "Blinding lights".