Un nuovo studio, condotto da un consulente dell'Associazione portoghese degli amministratori ospedalieri, ha analizzato l'impatto del Covid-19 sulla gestione del diabete negli ospedali del Servizio Sanitario Nazionale, confrontando i dati dell'Amministrazione Centrale del Sistema Sanitario per il 2019 (pre-pandemia) e il 2020 (anno pandemico).

Secondo l'analisi, il numero di diabetici trattati negli ospedali ricoverati e ambulatoriali è diminuito rispettivamente del 14,5% e del 12%, con questo risultato dovuto, tra i vari motivi possibili, alla "concentrazione di pazienti Covid negli ospedali", alla "paura dei pazienti di cercare servizi sanitari" e alla "politica generale di chiusura".

Nonostante la diminuzione del numero di pazienti trattati, il peso relativo dei diabetici nelle attività ospedaliere è comunque aumentato, di circa il 5% in ospedale e del 18,2% in ambulatorio tra il 2019 e il 2020.

Data la complessità dei casi, il costo medio di un paziente diabetico trattato in ospedale è passato da 2.900 euro nel 2019 a 3.327 euro nel 2020, con un aumento della durata media della degenza per paziente del 2,5%.

L'analisi evidenzia che, nonostante la riduzione della mortalità ospedaliera complessiva del 2,2%, nel 2020 sono morti negli ospedali il 6,9% in più di diabetici, con un aumento del tasso di mortalità del 24,9%, il che suggerisce, secondo il consulente, "una maggiore gravità di questi pazienti".