Chiedendo di progredire con la promessa Zona a Emissioni Ridotte (ZER) di Lisbona, Zero sottolinea, in un comunicato, che la città è "sul punto di superare ancora una volta il valore limite per il biossido di azoto", che esce dalle auto , in Avenida da Liberdade, "rischiando una multa dall'Unione Europea".

"Dopo il 2020, e per la prima volta dall'entrata in vigore dell'attuale legislazione europea sulla qualità dell'aria, la stazione di Av. da Liberdade è riuscita a rispettare il valore limite annuale di 40 ug/m3 per quanto riguarda il biossido di azoto, tutto indica che questo non accadrà nel 2021. Al momento, la media annuale è 40,2 ug/m3 e i valori da ottobre compreso" sono "a livelli equivalenti praticamente al doppio di quelli registrati tra gennaio e settembre del 2021", scrive l'associazione.

Zero sottolinea che c'è un numero crescente di "zone a emissioni ridotte" (ZER, che impedisce l'ingresso delle auto più inquinanti) e "zone a emissioni zero" (ZZE, che impedisce l'ingresso di qualsiasi auto), attualmente salite a 250, in una tendenza crescente che il Portogallo non segue.

Oltre ad essere considerate dai governi e dalle autorità locali di tutta Europa come "strumenti fondamentali per proteggere l'aria pulita nelle città e il clima", queste zone a emissioni ridotte sono, sostiene Zero, vantaggiose per le imprese locali e, in particolare, per lo shopping nel periodo natalizio.

"Nel caso di Madrid, a Natale 2018, la spesa media per gli esercizi commerciali locali è aumentata dell'8,6% nella zona coperta dalla ZER, rispetto al 3,3% della città in generale", si legge nel comunicato dell'associazione.

"I dati mostrano anche che quando tali politiche sono combinate con forti investimenti nel trasporto pubblico, i risultati sono ancora più positivi" e che, "contrariamente a quello che è il pensiero comune dei proprietari di negozi, i clienti che camminano, vanno in bicicletta o usano il trasporto pubblico tendono a spendere più soldi nel commercio locale rispetto agli automobilisti" assicura Zero.