"Le attività in corso e previste in Portogallo nel settore offshore [energie rinnovabili in mare, come l'energia eolica o l'energia delle onde] sono notevoli e l'aumento dell'interesse da parte degli investitori è promettente", ha dichiarato Kadri Simson a Matosinhos, nel distretto di Porto.

Il capo dell'esecutivo europeo è intervenuto al Grande Summit del Forum Sostenibilità e Società, che si svolge oggi e venerdì presso il Municipio di Matosinhos.

Secondo il commissario estone, Bruxelles "sta lavorando a stretto contatto con gli Stati membri per essere leader nelle rinnovabili offshore", e vuole raggiungere 111 gigawatt in tutta l'Unione Europea nel 2030, un valore che arriverà a 317 nel 2050, il che "raddoppierà l'obiettivo iniziale per la fine di questo decennio".

Kadri Simson ha anche affrontato la questione del rafforzamento delle reti elettriche tra Portogallo e Spagna, classificandola come una "sfida", ma ricordando che questo investimento ha lo status di progetto di interesse comune e ha un "grande potenziale".

"Siamo impegnati a sviluppare ulteriormente le connessioni transfrontaliere e a mantenere in funzione i progetti ad alta priorità", ha aggiunto, osservando che questo "garantirà il buon funzionamento del mercato e una migliore integrazione della penisola iberica nel mercato energetico europeo".


In prima linea


Per quanto riguarda l'idrogeno rinnovabile, il commissario europeo ha affermato che si tratta di "un altro settore in cui il Portogallo è all'avanguardia in Europa", facendo particolare riferimento al porto di Sines (distretto di Setúbal), che "ha il potenziale per rifornire l'Europa occidentale", il che "si allinea bene con il piano della Commissione di fare dell'Europa la prima regione con un ecosistema completo per sviluppare e commercializzare l'idrogeno rinnovabile".

"Vogliamo produrre dieci milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile nel 2030 e importarne altri dieci milioni da Paesi terzi", ha dichiarato la funzionaria estone.

Nella parte finale del suo discorso, Kadri Simson ha assicurato che l'Unione Europea "sta riemergendo dalla crisi energetica con cauto ottimismo".

"Siamo sulla strada giusta, ma certamente rimangono delle incertezze. La Russia è imprevedibile. Potremmo avere davanti a noi un'estate molto secca e un inverno molto rigido e freddo, e la Cina sta riemergendo sul mercato globale come uno dei principali importatori di energia, dopo aver eliminato le sue restrizioni sul covid 19", ha elencato il commissario.

Pertanto, l'UE non può "essere compiacente", ha difeso, elogiando l'obiettivo portoghese di avere l'80% di energia prodotta da fonti rinnovabili nel 2026 come "particolarmente lodevole".