L'evento, a ingresso libero, è organizzato dal Comune di Mértola con l'obiettivo di divulgare "la storia e il patrimonio di Mértola, in particolare del periodo islamico", in cui era conosciuta come Martulah.

"Insieme alla dimensione culturale, il festival afferma anche il nostro impegno a promuovere i valori della pace, della tolleranza, dell'umanesimo e della cittadinanza a tutti", ha dichiarato a Lusa il sindaco, Mário Tomé.

Secondo il politico dell'Alentejo, "è il carattere genuino, originale, cosmopolita, interculturale, comunitario e umanista del Festival islamico che ha reso l'evento un successo".

Per questo motivo, ha proseguito Mário Tomé, "ci si aspetta un'edizione con una grande partecipazione di pubblico, promotori invitati, imprese locali, artisti ed enti".

Il rappresentante eletto ha anche sottolineato che, per Mértola, la Festa islamica "è la più grande opportunità di comunicare come territorio con cultura e patrimonio, di attrarre turisti, di generare ricchezza economica e di far crescere nuove partnership".

Ha aggiunto che "questo festival integra una strategia per lo sviluppo di un'offerta turistica culturale 'muslim friendly', una nicchia di mercato in crescita e con un grande potenziale di ritorno".

La 12ª edizione del Festival islamico di Mértola inizia giovedì e prosegue domenica, con il grande "clou" del tradizionale "souk", un mercato arabo che "riempirà" le strade del centro storico della città con i profumi e i sapori del Maghreb.

Il festival si concluderà con uno spettacolo previsto per le 19.00 di domenica, che riunirà sul palco i gruppi Gnawa Trans, Coral Guadiana de Mértola, Coral da Mina de São Domingos, l'Orquestra Tocá Rufar, il Rancho de Cantadores de Aldeia Nova de São Bento e il musicista Tozé Bexiga.

Il programma della Fiera islamica di Mértola comprende anche laboratori di cordofonia, danza, lingua e scrittura araba, intreccio di cesti, canto dell'Alentejo, gastronomia halal e cucina marocchina, tra gli altri.