Intitolata "Animal Farm", la prima mostra personale di João Maria Gusmão a New York, dopo quasi due decenni di collaborazione con l'artista Pedro Paiva, rimarrà al 99 Canal fino al 3 marzo e avrà una seconda presentazione a Lisbona nel mese di maggio, secondo la Zé dos Bois Gallery(ZDB).

Attraverso più di una dozzina di nuove proiezioni su pellicola 16mm, il pubblico è invitato a esplorare "i risultati più recenti di una lunga indagine sui media analogici e sui concetti analogici", in un "viaggio zoopoetico verso una distanza ecologica dal paesaggio rurale del settore estrattivo", secondo un comunicato della ZDB, responsabile della produzione.

Per questo progetto - la cui presentazione è curata da Marco Bene - João Maria Gusmão ha creato un approccio distinto al suo lavoro, "plasmando istanze di contemplazione estetica e ancorandole alla cadenza circadiana della metropoli".

Nel momento stesso in cui si confronta con il tema dell'omonimo racconto di George Orwell (1903-1950), l'artista portoghese presenta un enigma strutturalista: "La natura spettrale del mezzo cinematografico, che ci indica una strana fenomenologia; una sorta di ossessione - lo studio della natura di ciò che si trova tra l'essere e il non-essere tra le creature addomesticate e selvagge del ranch".

Negli ultimi vent'anni João Maria Gusmão, nato a Lisbona nel 1979, ha sviluppato un insieme di pratiche che vanno dal cinema sperimentale alla fotografia, dalla scultura al disegno, e che si estendono alla letteratura, alla cura di mostre e al montaggio.

La ricerca di Gusmão si colloca all'incrocio tra una riflessione metafisica sull'estetica della fotografia e del cinema primitivo, un'analisi concettuale del mezzo analogico, la ripresa di alcune esperienze moderniste in letteratura e particolari correnti della filosofia contemporanea.

Le sue opere sono presenti in diverse collezioni di musei internazionali, tra cui il Museu Nacional Centro de Arte Reina Sofia, in Spagna, il Center Georges Pompidou, in Francia, la Tate Modern Gallery, nel Regno Unito, il Philadelphia Museum of Art, negli Stati Uniti, il Nouveau Musée National di Monaco e il Museo Serralves, a Porto.

Oltre alla collaborazione con Pedro Paiva, Gusmão ha stabilito partnership di lunga data con altri agenti nel campo dell'arte contemporanea, creando contenuti e materiale scritto per progetti con il curatore Natxo Checa e ZDB, e collaborando con artisti come Alexandre Estrela, Mattia Denisse e Gonçalo Pity.