"L'Ospedale di Cascais ribadisce il suo totale impegno per la sicurezza nell'erogazione delle cure alla popolazione, mantenendo il supporto di Neurologia per i pazienti che si rivolgono all'ospedale, avvalendosi della rete di riferimento definita dal Servizio Sanitario Nazionale, ogni volta che è necessario e come richiesto", ha dichiarato l'unità in una nota di chiarimento rilasciata a seguito di una segnalazione da parte di un gruppo di medici riguardo alla mancanza di condizioni nel servizio di Neurologia.

In una lettera aperta indirizzata al Ministero della Salute, al Presidente dell'Ordine dei Medici e alla Direzione Esecutiva del Servizio Sanitario Nazionale e pubblicata dalla Federazione Nazionale dei Medici(Fnam), gli oltre 20 specialisti in medicina interna dell'Ospedale di Cascais, una partnership pubblico-privata, denunciano una "grave diminuzione" della capacità di assistenza.

"Dall'agosto 2023 si è verificata una diminuzione della capacità assistenziale del Servizio di Neurologia di questo ospedale, a seguito della partenza di diversi neurologi da questa istituzione, compreso il rischio di perdita dell'idoneità alla formazione", avvertono.

Nella lettera, gli esperti spiegano che attualmente il Servizio di Neurologia è "formalmente composto da un solo medico, che ha orari ridotti, non avendo la capacità di garantire l'ospedalizzazione (...), e nemmeno un adeguato supporto per le emergenze o l'ospedalizzazione per le restanti specialità".

"Ci sono poi altri due medici che collaborano come fornitori di servizi solo nel fornire consulenze, ma sempre con una chiara incapacità di soddisfare le esigenze di follow-up dei pazienti con patologie di questa natura, ovvero malattie ad alta prevalenza come le malattie cerebrovascolari, l'epilessia e le sindromi demenziali", aggiungono.

Inoltre, si dice che anche la capacità di eseguire esami come l'ecografia Doppler dei vasi del collo, l'elettroencefalogramma e l'elettromiografia, tra gli altri, è compromessa, "ritardando e complicando le diagnosi".

Il presidente dell'Ordine dei medici ha già espresso preoccupazione per le accuse e incontrerà i medici.

Carlos Cortes ha dichiarato all'agenzia Lusa di aver ricevuto alcune settimane fa delle segnalazioni che ha considerato "abbastanza preoccupanti" da indurlo a recarsi in quell'ospedale.