"Per la finale è necessario uno stadio con una capacità minima di 80.000 posti. Il Portogallo non ha uno stadio con queste caratteristiche e non farà investimenti per ampliare gli stadi, quindi non sarà candidato a ospitare la finale della Coppa del Mondo", ha dichiarato il coordinatore del comitato calcistico, António Laranjo.

Poiché l'Estádio da Luz, l'Estádio José Alvalade, entrambi a Lisbona, e l'Estádio do Dragão, a Porto - i tre impianti portoghesi che fanno parte della candidatura - non hanno la suddetta capacità di ospitare la partita decisiva, ci sono aspettative sulla possibilità che il Portogallo ospiti una delle semifinali.

"Senza la finale, il Portogallo ha grandi aspettative di avere una semifinale. Da qui al 2030 abbiamo tempo per definire tutti i dettagli, ma il Portogallo ha la fondata aspettativa di ospitare una semifinale", ha dichiarato António Laranjo.

In questo modo, "non si stanno prendendo in considerazione grandi investimenti" in Portogallo, tenendo conto che i tre stadi portoghesi "hanno dimostrato di essere nelle migliori condizioni per ospitare qualsiasi evento", mentre in Spagna e Marocco, sì, sono previsti investimenti per la ristrutturazione di stadi e infrastrutture.

Lo stadio Santiago Bernabéu, a Madrid, con una capacità di circa 84.000 persone, è uno degli stadi "che sarà raccomandato dal comitato di candidatura per ospitare la finale", tenendo conto che, secondo António Laranjo, "è magnifico e ha la capacità indicata" per la partita finale.

"Avremo 101 partite in Portogallo, Spagna e Marocco. La definizione delle partite e del tipo di partite non ci riguarda ancora. In questo momento stiamo facendo un lavoro più tecnico. Questo compito non spetta solo a noi, ma lavoriamo insieme alla FIFA. Nel dossier di candidatura daremo una panoramica di ciò che pensiamo", ha indicato l'ex candidato alla presidenza della Lega portoghese di calcio professionistico.

In attesa che il progetto di candidatura venga consegnato alla FIFA, a luglio, il comitato responsabile del processo "valuterà molto bene i costi legati alla candidatura", ed "entro un mese e mezzo ci saranno già dati concreti, uno studio economico molto approfondito, sugli investimenti che si stanno facendo e sul ritorno che avranno in questa Coppa del Mondo 2030".

Il comitato di candidatura ha già visitato le sedi previste per la Coppa del Mondo 2030, che devono tutte rispettare "diversi requisiti FIFA che devono essere soddisfatti, non solo sportivi, ma anche finanziari, operativi, di garanzia e di rischio".

"Portogallo, Marocco e Spagna sono tre Paesi che dispongono di ottime infrastrutture, siano esse sportive, ospedaliere, di accessibilità o di mobilità. Questo comitato si è messo nei panni dei tifosi e abbiamo fatto viaggi in Spagna e Marocco in TGV, abbiamo attraversato i due continenti in traghetto, in metropolitana, tutte le infrastrutture che saranno al servizio dei tifosi".

Portogallo, Spagna e Marocco organizzeranno la Coppa del Mondo del 2030, come annunciato dalla FIFA nell'ottobre dello scorso anno.