Il Giappone importa la maggior parte delle sue risorse energetiche: Medio Oriente, Australia e Stati Uniti sono i suoi principali fornitori.

La

strategia del governo prevede una riduzione del GNL e del carbone a meno del 40% del mix di produzione di energia entro il 2030, rispetto all'attuale 60%.

Crediti: Getty Images; Autore: Wang Yukun;

Secondo la Rystad, entro il 2060 il Giappone potrebbe essere energeticamente sufficiente con il 45% di energia solare, il 30% di generazione eolica guidata da parchi offshore, il 5% di energia idroelettrica e un altro 5% di biomassa ed e-fuel, mentre il restante 15% sarebbe fornito dall'energia nucleare.