Un altro indicatore che rivela un peggioramento è legato alle aspettative future dei dirigenti intervistati. "Solo il 60% dei dirigenti intervistati prevede di stabilire o espandere le proprie attività in Portogallo entro un anno, in calo rispetto all'84% dell'indagine precedente, ma leggermente al di sopra della media europea (59%)".
Anche la fiducia nelle prospettive a medio termine si è attenuata: il 61% prevede un aumento dell'attrattiva del Portogallo nei prossimi tre anni, rispetto al 78% dell'anno precedente, una percentuale identica a quella registrata in Europa.
Parte di questo calo delle prospettive si spiega con la fine di una "differenziazione positiva" di cui ha beneficiato il Paese. "Il Portogallo ha brillato in Europa negli ultimi anni. Gli investitori guardavano all'Europa con maggiore ottimismo", ha spiegato all'ECO Miguel Cardoso Pinto, responsabile dello studio e dirigente di EY-Parthenon. Secondo l'esperto, il rallentamento avvertito a livello europeo, guidato da condizioni macroeconomiche più sfavorevoli e dall'instabilità geopolitica, si sta estendendo al Portogallo.
In termini settoriali, i servizi software e IT continuano a essere in testa agli IDE, con 137 progetti garantiti nel 2024, con un calo di 23 progetti rispetto al 2023, che "colloca comunque il Portogallo al 4° posto nella classifica europea per questo settore (che rappresenta il 29,1% di tutti i progetti IDE in Portogallo, rispetto al 14,6% in Europa)", si legge nello studio. Seguono a ruota i settori dei servizi alle imprese e dei servizi professionali. Insieme, questi settori hanno rappresentato "quasi la metà di tutte le iniziative IDE" dello scorso anno.
Sostenibilità
"In un contesto di forte incertezza globale, il Portogallo ha dimostrato ancora una volta di possedere un ambiente favorevole alla creazione e allo sviluppo di imprese e un impegno per una crescita sostenibile. Tra coloro che intendono investire in Portogallo quest'anno, il 68% opera già nel Paese, a testimonianza del continuo apprezzamento e impegno degli investitori", sottolinea Miguel Farinha, Country Manager Partner di EY Portugal, citato nello studio.
Miguel Farinha aggiunge che lo studio "rafforza la fiducia nella qualità e nelle qualifiche della forza lavoro nazionale, nonché nella sua competitività e apertura a nuovi mercati e clienti, in un Paese dalla posizione strategica".
"Il Portogallo continuerà ad essere un Paese molto attraente per gli IDE", aggiunge Miguel Cardoso Pinto, rafforzando l'importanza del fatto che il Paese rimane tra i 10 Paesi più attraenti d'Europa, con il 3,6% degli IDE nella regione, pari a 1,86 miliardi di euro di investimenti.
Per quanto riguarda le regioni, l'EY Attractiveness Survey Portugal rivela che sebbene Lisbona "continui a essere in testa come destinazione di IDE, la regione centrale rafforza il suo secondo posto in termini di attrattività".
Nonostante la riduzione dei progetti IDE in Portogallo, la creazione di posti di lavoro legati agli investimenti esteri è cresciuta, in contrasto con la tendenza europea. Si è registrato un calo significativo (-16%). Secondo l'analisi del manager, la creazione media di posti di lavoro per progetto in Portogallo è aumentata del 3% nel 2024.