Secondo lo studio "Purchasing Power Europe 2025" di GfK/NIQGeomarketing, che analizza l'evoluzione del potere d'acquisto in 42 Paesi europei, il potere d'acquisto in Portogallo è di 16.943 euro pro capite. Sebbene il Paese sia sceso di una posizione nella classifica, al 22° posto, il reddito disponibile dei portoghesi è aumentato del 15,7% rispetto all'anno precedente, avvicinandosi gradualmente alla media europea di 20.291 euro.

"Il risultato riflette una ripresa dei consumi e una crescita positiva dei salari, anche se il Portogallo rimane lontano dai Paesi con il più alto potere d'acquisto", osserva GfK/NIQ Geomarketing. Lo studio rivela cambiamenti nella distribuzione regionale del potere d'acquisto nel Paese, con Oeiras che ha spodestato Lisbona come leader della classifica nazionale, con 26.863 euro pro capite, e la capitale ora al secondo posto, con 26.161 euro.

La top five nazionale è completata da Cascais (23.958 euro), Alcochete (23.375 euro) e Vila do Porto (22.046 euro). Porto, Coimbra e Mafra rimangono tra i 10 comuni con il più alto potere d'acquisto, tutti al di sopra dei 20.000 euro pro capite, mentre comuni dell'entroterra come Vinhais (9.406 euro) e Benavente (16.985 euro) appaiono all'estremo opposto, "significativamente al di sotto" della media nazionale.

Costo della vita

Nonostante la graduale tendenza alla diminuzione dei tassi di inflazione nell'Unione Europea, che si prevede raggiungeranno il 2,3% nel 2025 rispetto al 2,6% del 2024, lo studio rileva che "il costo della vita in Portogallo rimane elevato, soprattutto a causa degli aumenti delle abitazioni, dell'energia e dei generi alimentari, che continuano a incidere sul potere d'acquisto reale delle famiglie".

"Nonostante il miglioramento nominale dei redditi, i progressi rispetto alla media europea rimangono limitati, riflettendo le sfide strutturali dell'economia portoghese. L'onere delle spese essenziali e le asimmetrie regionali rimangono decisive, con una chiara concentrazione del reddito nelle aree metropolitane di Lisbona e Porto", ha sottolineato António Salvador, direttore generale di GfK/NIQ in Portogallo, citato in un comunicato.

A livello europeo, i cittadini hanno in media un reddito di 20.291 euro pro capite, con un aumento nominale del 4% rispetto all'anno precedente, per un totale di 13,9 trilioni di euro di potere d'acquisto disponibile.

Il Liechtenstein (71.130 euro), la Svizzera (53.011 euro) e il Lussemburgo (38.929 euro) guidano la classifica, con redditi tra 1,9 e 3,5 volte superiori alla media europea, mentre Kosovo, Bielorussia e Ucraina continuano a registrare i livelli più bassi, con quest'ultimo Paese al di sotto del 15% della media europea.

Lo studio segnala comunque una "graduale tendenza alla convergenza tra le economie europee", con le regioni dell'Europa centrale e orientale che registrano una crescita superiore alla media e riducono progressivamente il divario con l'Occidente.