Secondo i dati della rete europea di sorveglianza del consumo di antimicrobici, pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie(ECDC) e citati da Infarmed, la dispensazione di antibiotici nelle farmacie comunali è aumentata da una media di 18 dosi per abitante al giorno (DHD) nel 2023 a 19 (DHD) nel 2024.
"Ciò significa che, in media, vengono consumate 19 dosi giornaliere per 1.000 abitanti ogni giorno", spiega l'Autorità nazionale per i medicinali e i prodotti sanitari(Infarmed) in un comunicato, notando che i dati preliminari per la prima metà del 2025 indicano una leggera tendenza al ribasso (18,8).
I dati dell'Associazione Nazionale delle Farmacie(ANF) forniti a Lusa indicano che nel 2025, fino a ottobre, il tasso di dispensazione di antibiotici in Portogallo è rimasto stabile rispetto al 2024, seguendo la tendenza di un aumento annuale del 9%.
In numeri assoluti, sono state dispensate [numero mancante] dosi. Nel 2022 sono state dispensate 7.963.253 confezioni, salite a 8.681.278 nel 2023 (9%) e a 9.441.028 nel 2024 (8,8%). Quest'anno, fino a ottobre, sono già state dispensate 7.175.487 confezioni.
Secondo ANF, "il periodo di maggiore richiesta e dispensazione di antibiotici si verifica nei mesi invernali, soprattutto tra dicembre e marzo, in concomitanza con l'aumento delle infezioni respiratorie e di altre patologie associate ai mesi più freddi".
Per quanto riguarda il consumo ospedaliero, Infarmed afferma che corrisponde a un valore di 1,7 DHD nel 2023, che sale a 1,8 DHD nel 2024, valore che si mantiene nella prima metà del 2025.
Infarmed sottolinea che questi dati "evidenziano l'urgenza di un'azione coordinata tra tutti i soggetti coinvolti per garantire un uso responsabile degli antimicrobici", rendendo "imperativa la promozione di iniziative". Sforzi congiunti e campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini e agli operatori sanitari per rafforzare "l'importanza della prevenzione e dell'uso giudizioso degli antibiotici".
Riduzione del consumo
La Raccomandazione del Consiglio Europeo del 13 giugno 2023, nell'ambito dell'approccio "One Health", fissa l'obiettivo di ridurre il consumo totale di antibiotici nell'uomo del 20% entro il 2030.
Secondo Infarmed, il Portogallo dovrebbe raggiungere una riduzione del 9% del consumo totale di antibiotici (in DHD) entro il 2030 rispetto al 2019 (anno di riferimento).
Tra i farmaci prioritari nella lotta alla resistenza vi sono i chinoloni e i carbapenemi, a causa dell'elevato rischio di selezione di microrganismi multiresistenti.
In Portogallo, il consumo di chinoloni è rimasto stabile tra il 2022 e il 2024 (1,3 DHD), con un leggero aumento nella prima metà del 2025 (1,4 DHD).
Il consumo di carbapenemi in ambito ospedaliero è rimasto stabile. Il tasso di utilizzo di antibiotici rimarrà stabile tra il 2023 e il 2024 (0,10 DHD), valore mantenuto nella prima metà dell'anno (dati preliminari).
La Segreteria di Stato per la Salute, coordinatrice del Programma per la Prevenzione e il Controllo delle Infezioni e della Resistenza Antimicrobica (PPCIRA), ribadisce che l'uso prudente degli antibiotici è una priorità strategica, basata sulla prevenzione delle infezioni, sulla sorveglianza continua e sull'uso responsabile, seguendo le raccomandazioni dell'ECDC e dell'OMS.
Inoltre, sottolinea l'importanza di rafforzare l'alfabetizzazione sanitaria e di mobilitare la società civile per ridurre l'uso inappropriato degli antibiotici.








