In una discussione nella sessione plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles, gli eurodeputati hanno preso posizione chiedendo la fine dei cosiddetti programmi "passaporto d'oro", che esistono in 19 Stati membri, sottolineando che "la cittadinanza dell'UE non può essere scambiata come merce".

Nel dibattito, a cui ha partecipato il Commissario europeo per la Giustizia Didier Reynders, i deputati hanno sottolineato i rischi insiti in questi programmi, in particolare il riciclaggio di denaro sporco, l'evasione fiscale e la corruzione, insistendo sul fatto che l'Europa "non dovrebbe avere un ingresso rapido per i criminali".

La posizione del Parlamento europeo arriva dopo che la Commissione ha aperto questa settimana una procedura d'infrazione anche contro Malta e Cipro a causa dei suoi programmi nazionali di passaporto d'oro per la concessione della nazionalità agli investitori stranieri.

L'esecutivo dell'UE ritiene che questa attribuzione della nazionalità, e della cittadinanza europea in cambio di investimenti, violi il principio di cooperazione leale sancito dal trattato UE, oltre a minare l'integrità dello status di cittadinanza, secondo le argomentazioni circolate il 20 ottobre.

In Portogallo esiste da otto anni un simile programma di visti "d'oro", che fornisce permessi di soggiorno agli investitori stranieri, ma non garantisce loro la cittadinanza.

Il governo dovrebbe porre fine a questo strumento a Lisbona e a Porto entro la fine dell'anno, realizzando l'obiettivo di allentare la pressione del mercato in entrambe le città.

A settembre, gli investimenti raccolti attraverso i visti "d'oro" sono scesi del 10% rispetto allo stesso periodo del 2019, a 43,5 milioni di euro.

Tra gennaio e settembre 2020, in Portogallo sono stati concessi 993 visti d'oro.

Tra i maggiori beneficiari vi sono di solito investitori provenienti da Cina, Brasile e Stati Uniti.

In tutto, ci sono 19 Stati membri dell'UE con programmi come il Portogallo, che permettono la residenza per gli investimenti.

Nel caso di Cipro, Malta e Bulgaria, la cittadinanza viene concessa in cambio di investimenti.

Nel gennaio 2019 la Commissione europea ha istituito un gruppo di lavoro con rappresentanti di tutti gli Stati membri dell'UE per sviluppare standard e linee guida comuni in questo settore.

Tuttavia, dopo quattro riunioni lo scorso anno, il gruppo non si è ancora riunito nel 2020.