Secondo la nota diffusa, il decreto legge del governo modifica il Regolamento generale degli stabilimenti penitenziari per consentire l'installazione di telefoni nelle celle, "integrando la disponibilità di cabine telefoniche situate nelle aree comuni degli stabilimenti penitenziari".

Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 25 agosto, con una nota in cui si spiega che l'obiettivo è quello di "rafforzare i contatti delle persone con le loro famiglie e con i loro cari, in condizioni più dignitose. Oltre a garantire una maggiore privacy e nelle ore successive al lavoro e alla fine della scuola dei figli".

Il sistema è già stato testato in progetti pilota nel 2020 e 2021 negli stabilimenti carcerari di Linhó, Odemira, Leiria, Santa Cruz do Bispo e Caldas da Rainha, con l'installazione di 846 telefoni fissi. Questo sistema è stato applicato anche in altri Paesi, tra cui Francia, Regno Unito e Belgio.

"Il sistema salvaguarda le esigenze di sicurezza - consente di chiamare solo i numeri telefonici precedentemente approvati e con la durata stabilita dai servizi carcerari, e non può essere reso disponibile negli stabilimenti di sicurezza speciale", ha dichiarato il Ministero della Giustizia in un comunicato, che ha aggiunto una "valutazione molto positiva dei progetti pilota attuati e ha indicato la "graduale espansione" a tutte le carceri.