"Oggi, la Direzione Generale degli Affari Consolari del Ministero degli Affari Esteri e il Servizio Stranieri e Frontiere, hanno aperto un punto di servizio [a Porto] per i cittadini britannici che, in virtù della Brexit, non hanno il permesso di soggiorno per godere appieno dei loro diritti nel nostro Paese", ha dichiarato il Ministro dell'Amministrazione Interna, José Luís Carneiro, in visita al centro servizi per i cittadini britannici a Porto.

Il nuovo punto di servizio per i cittadini britannici per il distretto di Porto, un'area in cui si stima ci siano circa mille residenti, si aggiunge ai nuovi punti di servizio creati di recente alle Azzorre, a Madeira, a Lisbona, a Cascais e a Loulé, ha elencato il ministro, anticipando che sono in programma la creazione di un posto a Quarteira, un altro a Coimbra e un altro ancora a Faro il prossimo ottobre.

"Abbiamo stimato circa 1.000 cittadini britannici che vivono nella nostra regione, con il ricongiungimento familiare saremo in grado di raggiungere 1.500 cittadini britannici che potranno beneficiare di questo supporto e servizio".

"Difficoltà"

Il Ministro dell'Amministrazione interna ha spiegato che i cittadini britannici che si trovavano in Portogallo beneficiavano già di una soluzione elettronica (QR Code), che dava loro questi diritti, ma ammette che ci sono state "difficoltà" con la carta.

"Ci sono state difficoltà, perché in alcune parti del Paese, forse per mancanza di informazioni, non tutti i servizi hanno accettato questo QR Code come meccanismo di accesso ai servizi. Per questo intendiamo rafforzare la risposta e qui a Porto questa piattaforma è in fase di test dal 27 settembre e oggi è pienamente operativa", ha spiegato.

Scadenza alla fine dell'anno

Il ministro ha ribadito oggi che stima che i circa 36.000 cittadini britannici residenti in Portogallo avranno la nuova carta di soggiorno post-Brexit entro il 31 dicembre.

"Entro la fine dell'anno, e questo è il nostro obiettivo, possiamo garantire che tutti i 36.000 cittadini britannici che hanno firmato sulla piattaforma Brexit, al momento della Brexit, possano avere tutti i documenti che consentono loro di avere i diritti fondamentali".

Il ministro ha dichiarato che il Portogallo ha il dovere di garantire un servizio di "maggiore prossimità" affinché "tutti i cittadini britannici possano sentirsi pienamente integrati e accolti nella nostra comunità nazionale".

José Luís Carneiro ha ricordato che il Portogallo ha circa "300.000 portoghesi" nel Regno Unito e conta sul fatto che le autorità britanniche "riconoscano anche i loro diritti", in particolare la protezione sanitaria e sociale.