I tre principali operatori si preparano ad aumentare i canoni mensili in linea con l'inflazione, anche dopo la richiesta di "moderazione" da parte del regolatore del settore. I clienti rischiano aumenti del 4,6% dei prezzi dei servizi, la maggior parte dei quali entrerà in vigore dal 1° febbraio.
Secondo un rapporto dell'ECO, MEO, NOS e Vodafone stanno già annunciando sui rispettivi siti web che questi aumenti avverranno il prossimo anno, come previsto dai contratti. Pur non avendo fatto commenti all'ECO, le tre società hanno siti web in cui confermano che si stanno preparando a effettuare questo aumento in linea con la variazione dell'indice dei prezzi al consumo (IPC) nell'intero anno solare 2023.
Nel 2024, gli aumenti di prezzo si rifletteranno nelle fatture della maggior parte dei clienti a partire dal 1° febbraio. È il caso di Meo, che a quella data aumenterà i canoni mensili dei pacchetti in linea con la variazione dell'indice che misura l'inflazione nell'anno 2023. Prima di allora, il 1° gennaio, l'azienda aumenterà i canoni mensili per i servizi post-servizio. -I pagamenti mobili "per il valore minimo contrattualmente previsto di 50 centesimi (con IVA)", dice la società. Un aumento di prezzo simile è stato annunciato anche per le aziende.
Nos aggiornerà "il prezzo dei servizi" in base all'inflazione, concentrandosi "sui canoni di servizio mensili, nonché sui canoni extra tetto". "I nuovi prezzi entreranno in vigore il 1° febbraio 2024 e ogni cliente potrà verificare il proprio aggiornamento specifico sul sito web di Nos a partire dal 23 gennaio 2024", spiega l'operatore.
Vodafone avverte i clienti che, "secondo i termini e le condizioni previste dal contratto", "aggiornerà il prezzo dei servizi di telecomunicazione forniti ai propri clienti a partire dal 1° febbraio 2024". "È possibile verificare le nuove condizioni a partire dal 15 gennaio su questa pagina", aggiunge la società.
Questi aumenti si aggiungeranno a quelli già effettuati dalle tre compagnie quest'anno. Meo e Nos hanno aumentato i prezzi per i clienti fino al 7,8% a febbraio 2023, mentre Vodafone ha aumentato i prezzi sulla stessa linea a partire da marzo 2023. L'inflazione ha quindi comportato un aumento di molti euro dei canoni mensili di telecomunicazione, che peraltro si è riflesso anche nei conti di queste società, sotto forma di aumenti del ricavo medio per cliente (ARPU).