Il diploma del Governo include modifiche al Decreto Regolatore della Legge sugli Stranieri, adattandolo alla ristrutturazione del Servizio Stranieri e Frontiere(SEF) e "procede alla modernizzazione e alla semplificazione delle procedure amministrative" in modo che "i processi relativi al soggiorno dei cittadini stranieri sul territorio nazionale possano essere svolti in modo tempestivo e con maggiori requisiti di sicurezza", afferma l'Agenzia per l'Integrazione, la Migrazione e l'Asilo(AIMA).

L'AIMA indica che questi cambiamenti sono "il presupposto del portale dei servizi digitali dell'ente", che sarà lanciato a breve attraverso le "richieste di permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare".

"Nei giorni successivi all'entrata in vigore di questo strumento normativo ci saranno novità in merito", afferma l'istituzione, che ha accorpato parte delle funzioni dell'estinto SEF e dell'Alto Commissariato per le Migrazioni(ACM).

Creata il 29 ottobre 2023, l'AIMA ha ereditato, ad oggi, 347.000 casi e la priorità è quella di regolarizzare, entro la fine dell'anno, i casi di ricongiungimento familiare, cosa che non è stata realizzata.

Quello che "intendiamo fare è che la nuova Agenzia per l'Integrazione, la Migrazione e l'Asilo abbia un nuovo paradigma che si concentri su ciò che dovrebbe essere la digitalizzazione, una maggiore efficienza e più risorse umane", ha detto Ana Catarina Mendes, sottolineando che l'obiettivo è "non solo migliorare il servizio tecnologico, ma anche rispondere più facilmente alle esigenze dei cittadini".

"Le questioni relative al ricongiungimento familiare sono assolutamente essenziali", ha sottolineato il ministro.

Nel primo trimestre del 2024 si prevede di avviare, insieme ai Comuni e agli uffici locali di supporto agli immigrati, azioni per risolvere i processi pendenti, destinando maggiori risorse alla risoluzione dei casi esistenti.