La sessione, che segna l'inizio della nuova legislatura, dopo le elezioni regionali anticipate del 4 febbraio, vinte dalla coalizione PSD/CDS-PP/PPM ma senza maggioranza assoluta, consentirà il ritorno in carica della maggioranza dei precedenti governanti, senza grandi cambiamenti nella struttura dell'esecutivo.

Il Presidente del Governo nominato ha annunciato, venerdì 1° marzo, dopo aver consegnato la lista dei nomi al rappresentante della Repubblica per le Azzorre, Pedro Catarino, la composizione completa del nuovo esecutivo, che presenta come novità principale l'uscita di Pedro Faria e Castro dalla Sottosegreteria regionale della Presidenza e l'ingresso di Paulo Estêvão, leader del PPM nelle Azzorre, che occuperà la posizione di Segretario degli Affari parlamentari e delle Comunità.

Un altro cambiamento nella nuova lista dell'esecutivo è l'ingresso di Mário Rui Pinho, finora direttore regionale delle Politiche marittime, al posto di Manuel São João, presso la Segreteria regionale per il Mare e la Pesca.

I restanti funzionari governativi mantengono gli stessi portafogli: José Manuel Bolieiro alla Presidenza del Governo; Artur Lima (leader del CDS-PP) alla Vicepresidenza; Duarte Freitas alla Segreteria regionale per le Finanze, la Pianificazione e la Pubblica Amministrazione; Sofia Ribeiro alla Segreteria regionale per l'Educazione, la Cultura e lo Sport; Mónica Seidi alla Segreteria regionale per la Salute e la Sicurezza sociale;António Ventura presso la Segreteria regionale per l'Agricoltura e l'Alimentazione; Berta Cabral presso la Segreteria regionale per il Turismo, la Mobilità e le Infrastrutture; Maria João Carreiro presso la Segreteria regionale per la Gioventù, gli Alloggi e l'Occupazione; e Alonso Miguel presso la Segreteria regionale per l'Ambiente e l'Azione per il Clima.

Dopo l'insediamento, l'esecutivo della coalizione PSD/CDS-PP e PPM ha dieci giorni di tempo per consegnare all'Assemblea regionale il Programma di governo, il documento che contiene i principali orientamenti politici e le misure.

Secondo lo Statuto politico-amministrativo delle Azzorre, il dibattito sul programma di governo deve avvenire entro il 15° giorno dall'insediamento dell'esecutivo e la discussione sul documento "non può superare i tre giorni".

Fino alla fine del dibattito, ogni gruppo parlamentare può proporre il rifiuto del programma dell'esecutivo, la cui approvazione richiede la maggioranza assoluta e "implica le dimissioni del Governo".

Il PS, il più grande partito di opposizione, ha già annunciato che voterà contro il programma di governo, così come l'unico deputato di BE, mentre le rappresentanze parlamentari di IL e PAN si pronunceranno solo dopo aver visto il documento.

Il Chega, la terza forza politica più votata nelle Azzorre, con cinque deputati, fa dipendere il suo orientamento di voto da una possibile intesa con il PSD, il partito più grande della coalizione.

José Manuel Bolieiro ha dichiarato, la notte delle elezioni, che avrebbe governato con una "maggioranza relativa", senza formare coalizioni di governo con altre forze politiche, nonostante la coalizione abbia eletto solo 26 dei 57 deputati regionali, tre in meno dei 29 necessari per ottenere la maggioranza assoluta.

Il Partito Socialista ha eletto 23 deputati, Chega cinque e BE, IL e PAN uno ciascuno.

Le elezioni del 4 febbraio si sono svolte dopo la sconfitta, a novembre, delle proposte di Piano e Bilancio della Regione per l'anno in corso, a causa dell'astensione di Chega e PAN e dei voti contrari di PS, IL e BE, situazione che ha portato il Presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, a sciogliere il Parlamento e a indire elezioni anticipate.