Il partito BE chiederà l'apprezzamento parlamentare del decreto legge del Governo che modifica i visti 'd'oro', considerando che questo diploma ha delle battute d'arresto, cambia "quasi nulla", e insiste sulla necessità di revocare definitivamente questo regime.

Parlando con l'agenzia di stampa Lusa, la deputata del BE Maria Manuel Rola ha spiegato le ragioni che hanno portato il partito ad avanzare questa richiesta di esame parlamentare del decreto del governo del 12 febbraio, che cambia il regime legale di entrata, soggiorno, uscita ed espulsione degli stranieri dal territorio nazionale, che include la figura del permesso di soggiorno per attività d'investimento, i cosiddetti visti 'd'oro'.

"Abbiamo chiesto l'apprezzamento di questo decreto mantenendo la nostra posizione riguardo al regime e proporremo proprio la fine dei visti 'd'oro' soprattutto in un momento in cui stiamo entrando in un nuovo ciclo problematico, con una crisi economica e sociale, in cui la crisi degli alloggi è al suo pieno esponente ed è necessario frenare la speculazione immobiliare in Portogallo", ha giustificato.

Non è la prima volta che i Bloqueistas difendono e propongono la fine dei visti "d'oro", che secondo il deputato BE "portano più problemi di quanti ne risolvano".

Tuttavia, Maria Manuel Rola critica anche il decreto che introduce modifiche a questo regime, ricordando che è arrivato sulla scia di un'autorizzazione legislativa approvata nel Bilancio dello Stato del 2020 e che è stata legiferata solo ora.
"C'è un passo indietro per quanto riguarda la data poiché, invece di entrare quest'anno, entrerà solo a gennaio 2022", critica, avvertendo che "è un tempo lungo con la possibilità di mantenere tutto uguale".

Inoltre, secondo il deputato di Bloquista, c'è anche la questione che "solo gli edifici con tubature o di tipo residenziale" saranno esclusi da questo tipo di investimenti.

"Cosa significa questo? Che di fatto non c'è fine ai visti 'd'oro', nemmeno nelle aree metropolitane o costiere", considera.

Questo, quindi, "è il momento giusto per il Portogallo di proteggersi dal capitale straniero che aumenta la speculazione immobiliare, ostacola le politiche abitative ed è anche noto per portare attività illecite, in questo caso il riciclaggio di denaro e la corruzione", aggiunge.

Per tutte queste ragioni, questo è il momento, secondo Maria Manuel Rola, di fermare "questo problema che esiste da tanti anni" in Portogallo.

Secondo il diploma pubblicato il 12 febbraio, la fine dei "visti d'oro" per gli investitori immobiliari stranieri nelle aree costiere e metropolitane di Lisbona e Porto è stata rinviata di sei mesi, rispetto a quanto annunciato dal governo, a partire dal 1° gennaio 2022.

Al termine di un Consiglio dei Ministri del 22 dicembre, il ministro di Stato e della Presidenza, Mariana Vieira da Silva ha annunciato questa approvazione, come previsto in un'autorizzazione legislativa del Bilancio dello Stato per il 2020, annunciando che sarebbe entrato in vigore nel luglio 2021, con un periodo transitorio.

Il diploma, ha spiegato in quel momento, mira a "favorire la promozione degli investimenti stranieri nelle regioni a bassa densità, in particolare nella riqualificazione urbana, nel patrimonio culturale, nelle attività di alto valore ambientale o sociale, negli investimenti produttivi e nella creazione di posti di lavoro".