L'obiettivo del gruppo parlamentare è che con il progetto di risoluzione, che sarà discusso il 23 giugno nella commissione parlamentare per la salute, "il governo dia impulso all'aggiornamento e all'attuazione del Piano strategico nazionale per la telemedicina, approvato nel 2019, così come alla regolamentazione delle misure esistenti, creando per questo un comitato consultivo permanente sulla telemedicina, coordinato dal Centro nazionale per la telemedicina".

Secondo la dichiarazione del gruppo parlamentare del Partito Socialista (GPPS), la proposta vuole accelerare la digitalizzazione nella salute, tenendo conto che la transizione digitale è una delle aree prioritarie del Piano di recupero e resilienza e sfruttando "gli apprendimenti" del periodo pandemico, che dovrebbero portare alla riflessione per adattare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) "alle sfide attuali e future".

"In questo senso, il decreto [...] raccomanda che il governo "garantisca l'accesso ai servizi digitali e di telemedicina, attraverso canali semplici", al fine di consentire, tra le altre caratteristiche, la programmazione degli appuntamenti e il rinnovo dei farmaci abituali, così come la fornitura di "teleassistenza e telemonitoraggio" ai pazienti a maggior rischio e malati cronici", si legge nel comunicato GPPS.

Il documento evidenzia anche come esempi di "apprendimento utile" durante la pandemia riguardanti la linea telefonica SNS24, il servizio di screening e consulenza, la creazione del servizio di consulenza psicologica e l'implementazione del servizio di interpretazione del linguaggio dei segni portoghese, che ha permesso ai sordi di essere assistiti tramite videochiamata.

"L'iniziativa legislativa raccomanda anche che l'esecutivo "promuova l'esistenza di un quadro legislativo generale per la telemedicina, basato sulle varie iniziative legislative promosse nell'ultimo decennio", che rafforzi e incorpori la telemedicina negli standard di orientamento clinico e nei processi di cura integrati delle varie aree cliniche e che preveda la formazione obbligatoria dei vari gruppi professionali in questo settore, coinvolgendo, a tal fine, gli istituti di istruzione superiore", aggiunge il comunicato.