L'ex sindaco di Pedrógão Grande Valdemar Alves è stato condannato questo lunedì a una sola pena di sette anni di prigione dal Tribunale giudiziario di Leiria nel caso legato alla ricostruzione delle case dopo gli incendi del giugno 2017.

Valdemar Alves era stato perseguito per 20 reati di prevaricazione di un titolare di carica politica, 20 reati di falsificazione di documenti e 20 reati di frode qualificata, cinque dei quali nella forma tentata.

L'ex sindaco di Pedrógão Grande è stato sorpreso questo lunedì dalla pena detentiva a cui è stato condannato e ha detto che farà ricorso: "È stata una sorpresa. Non ho parole per questo. È troppo pesante", ha detto, alla fine del processo.

L'ex sindaco ha considerato che "sarà ancora un viaggio molto lungo" e che "parlerà con l'avvocato", ma la decisione giudiziaria sarà impugnata.

L'ex consigliere della Camera di Pedrógão Grande Bruno Gomes, accusato degli stessi reati, è stato condannato questo lunedì alla sola pena di sei anni di prigione.

Il tribunale ha condannato 14 dei 28 imputati

Il tribunale giudiziario di Leiria ha anche condannato 14 imputati su un totale di 28, che erano accusati nel caso relativo alla ricostruzione delle case dopo gli incendi del giugno 2017 a Pedrógão Grande.

Oltre all'ex sindaco di Pedrógão Grande Valdemar Alves e all'ex consigliere Bruno Gomes, condannati rispettivamente a sette e sei anni di prigione, il collegio dei giudici ha condannato altri 12 imputati, questi con pena sospesa.

Le pene sono state sospese per quattro anni, soggetto al pagamento di 100 euro al mese, durante questo periodo, "a causa della condanna nella richiesta civile".

Valdemar Alves, Bruno Gomes e gli altri 11 imputati sono stati anche condannati in solido a pagare le richieste civili del Fundo Revita (109.383,30 euro), della partnership União das Misericórdias Portuguesas/Fundação Calouste Gulbenkian (185.233,33 euro) e della Croce Rossa portoghese (111.579,01 euro), per un totale di 406.195,54 euro.

Il giudice-presidente ha giustificato l'assoluzione dei 14 imputati perché "non è stato provato che risiedessero nelle proprietà al momento degli incendi, per motivi di salute", né che "fossero coscienti e disposti a commettere il crimine".

Il processo sulle presunte irregolarità nella ricostruzione delle case di Pedrógão Grande dopo gli incendi del giugno 2017, con 28 imputati, è iniziato il 26 ottobre 2020 e si è concluso questo lunedì con la lettura della sentenza nel Tribunale giudiziario di Leiria.

L'incendio scoppiato il 17 giugno 2017 a Pedrógão Grande, distretto di Leiria, e che si diffuse nei comuni vicini, causò 66 morti e più di 250 feriti, di cui sette gravi, e distrusse circa 500 case, 261 delle quali erano abitazioni permanenti.