I visitatori potranno "scoprire", gratuitamente, questo "luogo di preghiera e contemplazione", durante le visite ogni martedì e sabato, dalle 10 alle 13, o in visite guidate con registrazione preventiva prima che il convento venga chiuso nuovamente al pubblico.

"In questo momento di transizione, la FEA invita a partecipare alle ultime visite guidate del monastero, in un'occasione unica per conoscere i rituali, le abitudini e gli esercizi spirituali praticati da coloro che lo abitavano", secondo un comunicato della Fondazione Eugénio de Almeida (FEA).

Il monastero di Santa Maria Scala Coeli (Scala del Cielo), alla periferia della città, è stato, "per 60 anni, uno spazio inaccessibile, segnato dalla clausura, dal silenzio e dal raccoglimento della comunità certosina", ha ricordato la FEA.

Gli ultimi quattro monaci dell'Ordine di San Bruno se ne sono andati alla fine del 2019, e l'arcivescovo di Évora, Francisco Senra Coelho, ha rivelato, all'epoca, che il convento di Cartuxa sarà occupato da suore.

"Presto", la vita di clausura tornerà nel monastero, ma prima la fondazione vuole far conoscere "questo esempio di architettura religiosa, unico in Portogallo".