Le associazioni avvertono che le strade sono "inquinate e rumorose" a causa delle automobili, che hanno reso la città "inospitale", e vogliono restituire le strade dei quartieri ai residenti.

"Camminiamo senza paura, giochiamo per strada, parliamo, ascoltiamo musica o semplicemente silenzio, andiamo in bicicletta, godiamoci le terrazze e respiriamo bene", propone Lisboa Possível, nelle informazioni rilasciate sul progetto.

Il concetto di "superquartieri" si ispira alla visione di Ton Salvadó, ex direttore della pianificazione urbana del comune di Barcellona (Spagna), dove questa idea è stata implementata dal 2016 in diversi isolati.

"Priorità ai pedoni"

Il comune catalano descrive sul suo sito web un futuro con "una rete di piazze e centri verdi dove i pedoni hanno la priorità", con il traffico deviato su strade esterne al quartiere e in cui entrano ed escono solo i veicoli dei residenti e dei commercianti.

La rappresentante di Lisboa Possível, Ksenia Ashrafullina, ha spiegato a Lusa che attualmente sono in corso colloqui con due parrocchie di Lisbona per attuare la proposta, dopo aver tentato di realizzare un "superquartiere" a Misericórdia.

La proposta, in collaborazione con il Consiglio parrocchiale, è stata quella di chiudere il traffico nelle strade intorno a Praça das Flores per un giorno, al fine di mostrare il concetto, mentre si svolgevano varie attività ambientali e culturali.

Durante l'evento, residenti e negozianti hanno parlato dei problemi del quartiere e delle possibili soluzioni, con richieste quali marciapiedi più ampi, posti per la sosta di scooter e biciclette, più autobus, parcheggi per i residenti e limitazioni del traffico.