"La Piattaforma Acqua Sostenibile ritiene che la DIA rilasciata il 3 aprile 2024 [...] non soddisfi i requisiti che le consentono di essere classificata come DIA", si legge in un comunicato della piattaforma, che riunisce diverse associazioni ambientaliste della regione meridionale del Paese.

Gli ambientalisti assicurano che la loro posizione ha come "base oggettiva" il fatto che "numerosi elementi del progetto, informazioni essenziali di importanza centrale, non sono stati presentati e analizzati, il che significa che, di conseguenza, diversi impatti di valore significativo non sono stati valutati".

Il 3 aprile, l'APA ha emesso una DIA favorevole al progetto di impianto di desalinizzazione dell'acqua di mare da installare ad Albufeira, nel distretto di Faro, sebbene subordinata al rispetto di una serie di condizioni.

Secondo tale ente, nonostante si ritenga che gli impatti non siano significativi, nella decisione sono stati inseriti "una serie di requisiti volti a salvaguardare questi possibili impatti, nonché lo sviluppo di possibili misure aggiuntive di minimizzazione".

"Un elenco esteso"

Per gli ambientalisti, c'è un "ampio elenco di condizioni" espresse nella DIA, in relazione a vari fattori, nei campi della geomorfologia, dell'acqua, del paesaggio, della vita marina, della pesca, dell'inquinamento acustico e del rifiuto degli effluenti, tra gli altri, che, necessariamente, devono essere oggetto di valutazione ambientale "a priori", e non solo come parte del RECAPE.

PAS è un movimento nato nel 2020 e raggruppa Rocha Portugal, Almargem - Associazione per la difesa del patrimonio culturale e ambientale dell'Algarve, CIVIS - Associazione per l'approfondimento della cittadinanza, Faro 1540 - Associazione per la difesa e la promozione del patrimonio ambientale e culturale di Faro, Glocal Faro, Quercus - Centro regionale dell'Algarve e Regenerate - Associazione per la protezione e la rigenerazione degli ecosistemi.

La costruzione di un impianto di desalinizzazione nel comune di Albufeira, il cui valore di base è di 90 milioni di euro, è una delle misure di risposta alla siccità che colpisce la regione meridionale del Portogallo; si prevede che l'impianto abbia una capacità iniziale di conversione dell'acqua dal mare in potabile di 16 ettometri cubi.

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