Secondo un comunicato stampa, Bruxelles ha inviato oggi lettere di notifica - la prima fase della procedura di infrazione - a 19 Stati membri, tra cui il Portogallo, per non aver comunicato il completo recepimento della direttiva nella legislazione nazionale, cosa che avrebbero dovuto fare entro il 31 agosto.

I Paesi interessati hanno ora due mesi di tempo per riferire all'esecutivo comunitario in merito al recepimento della direttiva.

La direttiva (legge europea) in questione mira a migliorare le condizioni di lavoro, promuovendo un'occupazione più trasparente e prevedibile e garantendo allo stesso tempo l'adattabilità del mercato del lavoro, stabilendo diritti minimi applicabili a tutti i lavoratori dell'UE che hanno un contratto di lavoro o un altro rapporto di lavoro definito dalla legislazione, dai contratti collettivi o dalle pratiche in vigore in ciascuno Stato membro.

Le nuove norme ampliano e aggiornano i diritti e le tutele del lavoro per i 182 milioni di lavoratori dell'UE - in particolare i due o tre milioni di lavoratori precari -, prevedendo che essi abbiano "il diritto a una maggiore prevedibilità per quanto riguarda gli incarichi e l'orario di lavoro", nonché a informazioni complete sul luogo di lavoro e sulla retribuzione.