Secondo le proposte diffuse dal partito, datate tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, Chega propone di esentare temporaneamente dall'IVA alimenti come frutta e verdura, uova, carne, pesce, latte e pane.

Questa misura, che sarà in vigore durante il prossimo anno, è "transitoria in considerazione dell'attuale aumento generalizzato dei prezzi", indica il partito nella proposta di emendamento all'OE2023, considerando che "le famiglie più povere si trovano, in questo momento, senza spazio per accogliere l'inflazione, che si riflette in forti aumenti dei prezzi dell'energia e anche dei prezzi dei beni essenziali nel paniere della spesa".

Chega propone anche di abbassare l'aliquota IVA ridotta dal 6% al 4%, quella intermedia dal 13% all'11% e quella massima dal 23% al 21%.

"La riduzione dell'aliquota IVA è un fattore fondamentale, sia per la competitività fiscale del Paese, sia per mitigare lo sforzo finanziario di famiglie e imprese, in una situazione particolarmente difficile come quella che stiamo attraversando in questo momento", difendono i deputati di Chega.

Dopo l'approvazione generale, la proposta del Governo per il bilancio dello Stato per il prossimo anno viene esaminata nel dettaglio in Parlamento e il voto finale globale è previsto per il 25 novembre.