Il vincitore è stato scelto all'unanimità dalla giuria, presieduta dallo scrittore e professore Antonio Sáez Delgado e che quest'anno comprendeva i professori Pedro Serra, Ana Paula Arnaut e Cláudia Teixeira, nonché il critico letterario Anabela Mota Ribeiro.

Ana Luísa Amaral si rivolge, nella sua opera, tradotta in diverse lingue, alla "memoria del femminismo portoghese", considerata dalla giuria in una dichiarazione inviata a Lusa.

Il lavoro della vincitrice riguarda diversi tipi di ambiti "come la teoria e la pratica letteraria, riunendo, attraverso il dialogo che stabilisce con la tradizione classica e contemporanea, un insieme di qualità che presentano il meglio dei processi di identificazione della nuova società portoghese", ha sottolineato.

Istituito da UÉ nel 1996, per onorare lo scrittore che gli dà il nome, il Premio Letterario Vergílio Ferreira si propone di assegnare ogni anno l'insieme delle opere letterarie di un autore di lingua portoghese rilevanti nella narrativa o nel saggio.

L'edizione 2021 del premio, secondo l'Università di Évora, ha ricevuto le candidature di sette istituzioni, in rappresentanza di due paesi.